Perche’ bere vino sfuso
Nella vendita del vino dei giorni nostri c’è una tendenza che sta tornando, quella del vino sfuso.
Il vino sfuso è nella nostra cultura, parte da tempi antichi per arrivare fino ai nostri nonni che riempivano le cantine di casa con le damigiane facendo la scorta di vino per tutto l’anno.
Ai giorni d’oggi è impossibile pensare alle scorte annuali di una volta, ma il vino sfuso torna prepotentemente sulle nostre tavole in altri formati 3, 5 al massimo 10 litri per soddisfare l’esigenza giornaliera di avere un buon bicchiere di vino a pasto. Dico vino buono e vino sfuso? Si perché grazie alle nuove tecnologie ed un attenzione maggiore in vigna la qualità raggiunta oggi è molto alta anche dal vino sfuso, in più grazie ad internet e ai vari shop online si possono acquistare vini da tutta Italia direttamente dal produttore.
Dalle dame di vetro si sta passando a quelle in PET infrangibili ed ecosostenibili dove bisognava imbottigliare tutto il vino per evitare che si rovini, si è arrivati oggi ad un ulteriore innovazione, quella del bag in box, contenitore che consente di spillare il vino bicchiere dopo bicchiere senza perdere la sua fragranza.
Cosa importante e non secondaria, il prezzo, un litro di vino sfuso costa molto meno di un vino medio imbottigliato e la qualità non è molto inferiore (almeno nel nostro caso)
Quindi io vi consiglio il vino sfuso, comodo, pratico ed economico.
[…] In negozio: si vende il vino ai clienti locali, la maggior parte sfuso per il consumo quotidiano […]
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