Una poesia di "Vite":La Cantina Di Ruscio
Siamo nell’immediato dopoguerra, è sera, i contadini ritornano dal lavoro nei campi per riunirsi intorno ai ceppi scoppiettanti e condividere momenti di socialità. Tra le fiamme accese dei casolari si rincorrono chiacchiere, si tramandano tradizioni e si intrecciano relazioni. Nello specifico, in Via Valdaso di Campofilone, si attende impazienti l’arrivo de “Lu pueta”: Dante, il “sommo” poeta del “Giardino delle Marche”.
I divertenti racconti di Dante intrattengono tutto il vicinato, con i suoi curiosi aneddoti incanta gli avventori locali e il suo talento di novelliere finisce col riflettersi sulla fama dell’allora nascente attività di famiglia: la “Di Ruscio Dante Vini”, meglio nota come “La Cantina de li Pueti”.
È il 1953 quando Dante, insieme all’amata moglie Gina, inizia a vinificare il delizioso nettare della Valle dell’Aso, aggiudicandosi il titolo di primo viticoltore della zona.
A ridosso degli anni ’50, la poesia continua con la nascita di Mario, Vinicio e Claudio.
Mario, il primogenito, dimostra subito interesse per il mondo enologico e, dopo aver completato gli studi agrari, si inserisce nell’attività di famiglia innovando la gestione della vigna e aumentando gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e produttivo della cantina.
L’ingresso di Mario, affiancato poi da sua moglie Manuela, contribuisce ad allargare gli orizzonti della cantina che, oltre a rifornire i bevitori del posto, inizia a soddisfare anche le richieste provenienti dai comuni limitrofi e dai mercati più distanti, principalmente localizzati nel Nord Italia.
Negli anni ’80, il “poetico” fondatore Dante decide di ritirarsi in pensione e di consegnare la sua opera vinaria nelle mani del figlio Mario, si inaugura così una nuova era sotto la rinnovata insegna “Vinicola Di Ruscio Mario & C.”
Dunque, non più coltivazione, lavorazione e vendita del vino ricavato dalle proprie uve, ma focalizzazione totale sul know-how legato alla produzione in cantina e alla selezione delle materie prime rigorosamente provenienti da affidabili produttori locali.
La struttura commerciale si espande e, di pari passo, anche la famiglia di Mario. Nel giro di sei anni, infatti, si festeggia l’arrivo dei figli Francesco, Barbara e Marco.
L’evoluzione non si arresta e, oltre a garantire le immancabili e storiche damigiane per l’affezionata clientela, la produzione si orienta verso formati più piccoli in vetro per uso giornaliero, arricchendosi di alcune new entry foriere di un mutevole stile di bere. Da qui l’esigenza di ricevere i fedeli consumatori all’interno di un nuovo punto vendita realizzato nei locali attigui all’area-produzione.
Immersi nella suggestiva atmosfera delle colline marchigiane, i vini da gustare sono sempre più numerosi: l’offerta Di Ruscio si fa sempre più variegata e interessante spaziando dai classici bianchi e rossi da tavola fino ad arrivare al Falerio DOC e Rosso Piceno DOC, senza dimenticare il fresco Rosato.
Contagiato dalla passione paterna, Marco si laurea a pieni voti in Enologia, e sotto la supervisione di Mario, il Benemerito della Viticoltura Italiana (2014, Premio Cangrande), avvia la terza generazione della “Cantina dei Poeti”, ufficialmente ribattezzata “Cantina Di Ruscio Srl”.
Una generazione spumeggiante quest’ultima, che si caratterizza per le innovazioni apportate e la spiccata reattività e pro-attività nei confronti delle emergenti richieste di mercato. Un mercato in costante divenire, dove il cliente passa da un consumo sobrio e abituale ad uno più curioso e consapevole.
“La Cantina di Ruscio Srl” non si lascia intimidire dalle inversioni di tendenza e coglie l’occasione per tradurre questo nuovo modo di bere in un’esperienza a 360°: nel 2015, infatti, realizza una struttura completamente inedita per il territorio, capace di accogliere i suoi estimatori in un ambiente creato ad hoc, progettato appositamente per gustare e sperimentare le specialità della Cantina in maniera piacevole e informata.
Gli investimenti non si limitano agli spazi commerciali, bensì coinvolgono tutte le aree aziendali concretizzandosi in:
- Introduzione di una barricaia per l’affinamento del vino
- Potenziamento delle linee dedicate all’imbottigliamento
- Lancio del primo sito web dell’attività
- Partecipazione, attraverso una costante attività di marketing, ad iniziative legate alla promozione del prodotto come il Vinitaly (appuntamento fisso da diversi anni) e altre fiere.
- Incremento degli spazi tecnologici e amministrativi
Oggi la eno-poesia Di Ruscio vanta un ritmo ancora più incalzante, grazie anche al contributo di Jessica, la moglie di Marco che si è perfettamente integrata con l’arte di famiglia e collabora a tutti gli effetti nell’attività.
In questa successione di cambiamenti che hanno favorito la crescita della Cantina, c’è una cosa, però, che è rimasta immutata attraverso ben 3 passaggi generazionali: il miglior rapporto qualità prezzo, perché “bere bene al giusto prezzo” è una costante irrinunciabile nella poetica della Cantina Di Ruscio.